giovedì 10 dicembre 2015

GERMOGLI A CENA

Salve,
dopo avervi parlato delle ottime componenti nutrizionali del frutto della pianta del Melograno oggi vi descriverò di una posibile valida alternativa come contorno di una cena invernale (ma anche estiva). Dato che in inverno si fatica a trovare verdure fresche di qualità vi consiglio di coltivare in casa dei GERMOGLI. I germogli sono ricchi di vitamine e fibre per cui mangiarne una piccola porzione tutti i giorni non può che farci bene! Inoltre sono anche buoni..ce ne sono di molti tipi e quindi con svariati gusti. Serve solo un buon germogliatore e un pò di pazienza :
-lasciarli in ammollo per almeno 24 h
-una volta seminati inaffiarli almeno 2 volte al giorno
Dopo 4-5 giorni potranno essere raccolti, lavati  e mangiati a colazione, pranzo o cena...Nell'immagine che ho messo ci sono le varie tappe di crescita di germogli alpha-alpha di erba medica (i più facili da far crescere)!! Buon appetito con tante Vitamine utili..

lunedì 16 novembre 2015

MELOGRANO A COLAZIONE

 
 
Se il buongiorno si vede dal mattino, un buon inizio della giornata può essere dato da una bella spremuta di melograno che in questo periodo è maturo e pronto per essere raccolto. Il Melograno è una pianta che cresce bene nei paesi a clima Mediterraneo; in Turchia si trovano ad ogni angolo della strada venditori di spremute di Melograno fatte sul momento. Un business che anche in Italia potrebbe essere avviato, in particolare nel Sud-Italia..ma forse siamo troppo snob per berci una spremuta lungo una strada; purtroppo in un bar non ho mai visto la vendita di una spremuta fresca.
Il suo succo contiene molte proprietà in quanto è ricco di :
-polifenoli con azione antiossidanti (come l'acido ellagico e le antocianine)
-vitamina C
-vitamine del gruppo B
-Potassio

Molte ricerche in ambito scientifico stanno dimostrando le proprietà antitumorali del succo di melograno in vitro su cellule tumorali di diverso tipo (vescica, mammella, prostata..).
Per quanto riguarda studi in vivo c'è ancora poco; di grande interesse è lo studio come alternativo ai medicinali per il cancro della prostata, come vediamo in questo studio di Wangs and Martins ci sono validi risultati nei modelli animali:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25158234
l'effetto inibitorio maggiore sulle cellule tumorali della prostata sembra essere dovuto all'Acido Ellagico e l'Acido Punico (specifico proprio del melograno). L'Acido Punico ha molteplici effetti anche sull'invasività tumorale contrastando la secrezione delle metalloproteinasi. Questa capacità di inibire le metalloproteinasi e l'infiammazione viene sfruttata anche per contrastare l'invecchiamento della pelle.
Quindi perchè non bersi in questo mese una bella spremuta di Melograno al giorno?

giovedì 29 ottobre 2015

W L'ACETO

Tra i condimenti delle verdure è il mio preferito: l'ACETO.
 L'aceto favorisce l'assorbimento del glucosio per cui NON dovrebbe mancare mai in un pasto in cui sono presenti dei carboidrati (come il pane, grissini...) in modo da evitare che nel sangue ci sia un elevato livello di glucosio (la cosidetta elevata GLICEMIA.).
Quale aceto usare?
Vanno bene tutti, però occhio a quelli di vino a basso costo e conservati in plastica dove sono presenti i solfiti (vedi foto sotto). L'ideale sarebbe quello fatto in casa dalla "madre dell'aceto" e conservato in vetro.

Va bene l'aceto di Modena ma non quello a basso costo, tipo quello PONTI, dove è presente il colorante o il caramello; meglio un'aceto di Modena o Reggio-Emila IGP o DOP di qualità come il "Due Vittorie" che non contiene schifezze aggiunte (foto al centro, costo 10 euro).
 
L'aceto  è anche un ottimo conservante dello zenzero a fette, dove però preferisco usare l'aceto di mele, preferibilmente biologico in modo che non rimangono residui di pesticidi (tipo il Viviverde della Coop, foto sotto).

L'aceto inoltre ha poche calorie, dalle 20 Kcal ogni 100 mL di quello di mele alle 150 Kcal di quello di Modena; considerando che in un bel piatto di insalata se ne mette un cucchiaio introduciamo solo tra le 5 alle 10 Kcal al massimo a pasto..per cui abbondate con l'aceto!



venerdì 2 ottobre 2015

ESERCIZIO FISICO SI, MA MODERATO!

Salve,
non sarebbe bello se tutti potessimo andare a lavorare a piedi o in bicicletta?
In realtà è quello che facevano i nostri nonni/bisnonni quando le macchine erano di pochi eletti..
E' ormai appurato che fare esercizio fisico fa bene alla salute, ma quanto esercizio?
Da recenti lavori pubblicati sembra che basti 25-30 minuti al giorno di esercizio fisico moderato per avere attivati geni che attivano i nostri enzimi detosificanti (esempio quello per la SuperOssidoDismutasi),
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18191748
nell'articolo si parla di 150 minuti alla settimana di esercizio fisico moderato (cioè un esercizio che si riesce a fare anche parlando)
per cui una bella passeggiata o un giretto in bici (magari per andare a lavorare) ci potrebbe bastare per rimanere in forma senza bisogno di stressarsi per andare a fare palestra....
per coloro che invece devono andare al lavoro in macchina o altro mezzo possono fare 90 minuti alla settimana di attività fisica intensa (magari facendo 2 sedute in piscina)!

mercoledì 2 settembre 2015

UNA GIORNATA ALL'EXPO ..vale la pena?

Oggi vi parlerò della mia esperienza all'Expo di un giorno a fine Giugno (Domenica). Premetto che sono andato per un convegno sull'alimentazione organizzato dall'Ordine N.Biologi al Padiglione Italia ... Arrivo alle 10,00 nel piazzale della stazione che è collegato all'ingresso, peccato che c'era già una bella fila in quanto dovevano ancora aprire...quindi 15 minuti sotto il sole cocente ad aspettare..per fortuna che quando si entra il Decumano (via centrale) è coperta dall'ombra.

 

Il Padiglione Italia è in fondo alla via così per raggiungerlo ho visto ad occhio tutti i padiglioni...mi sembrava di stare alla Festa dell'Unità !! Peccato che di cibo se ne vedesse poco..solo Salumi e Ortaggi di plastica lungo la via (vedi foto sotto). Mi prendo un caffè fatto con chicchi tostati al Padiglione Etiope (costo 1 euro) che è vicino allo stand di Illy (allo stesso prezzo vende un caffè decisamente migliore). Lungo il percorso il padiglione Ecuador è quello che mi colpsce di più per i colori che ha! Interessante la parete con le graminacee che crescono lungo il  padiglione Israele..bruttino invece l'albero della vita (ultima foto), magari di notte ha un effetto più bello!. Sconfortato dalle lunghe code al padiglione del Giappone che mi interessava visitare ho visitato quello della Russia, della Spagna, della Romania e Corea senza trovare cose molto interessanti..mi sembra che siano stati "addobbati" più per una visita scolastica che per visitatori che passano velocemente..invece altri padiglioni sono molto coreografici (Usa e Svizzera)..però per quanto riguarda l'argomento alimentazione non c'è niente che attiri la mia attenzione (al padiglione zero fanno vedere a dei bambini come si fà la pasta..magari fossi un bambino, mi divertirei di sicuro).





  Quando vedo in fondo al decumano il grande edifico di McDonalds tutto mi è chiaro..non solo all'Expo, ma alla Festa dell'Unità di Bologna in via Stalingrado (dove c'è un "comodo McDrive") e allora decido di andare alla Coop (però quella del futuro, con le spiegazioni digitali dei cibi...magari avessimo il tempo per leggerele quando facciamo la spesa!!) per prendere una birra  Poretti a 0,89 centesimi..consigliatissima!
Dato che ormai mi sento a casa, pranzo con la pizza da Alce Nero (che è anche in centro a Bologna) pagando 10 euro per una pomodoro e origano.
Dopo vado al convegno e per fortuna ci sono le fontane con acqua potabile (liscia e gassata) lungo il percorso (che sarebbe bello avere in tutte le città)..mentre gli alberi di ferro con le alghe che liberano ossigeno spero non diventeranno gli alberi del futuro.
In conclusione posso dire che è stata una giornata interessante, però non diciamo che l'Expo sta dando un contributo all'umanità per quanto riguarda il problema della malnutrizione (obesità e fame)..
sta solo facendo GIRARE L'ECONOMIA!
Buona gita!

martedì 18 agosto 2015

RISO ROSSO FERMENTATO


Buone vacanze a tutti quelli che sono in vacanza..per me purtroppo la vacanza è già terminata. 

Oggi vi voglio parlare di un alimento presente in molti integratori alimentari, il RISO ROSSO FERMENTATO.  Alimento introdotto in Cina più di 3000 anni fa e successivamente riconosciuto dalla farmacopea cinese come alimento in grado di portare benessere nell’uomo. Questo alimento si ottiene per fermentazione del riso grazie al fungo Monascus purpureus, utilizzato in Cina anche per la produzione del  vino cinese. Il fungo fermenta i carboidrati presenti nel riso e produce dei pigmenti (es.  rubropunctamina) che danno la tipica colorazione rossa al riso fermentato.
 

Nella fermentazione si produce anche la STATINA NATURALE MONACOLINA K. La Monacolina è conosciuta dagli anni 80 per la capacità di inibire un enzima a monte del ciclo di produzione del COLESTEROLO ENDOGENO .

Diversi studi su pazienti con dislipidemia hanno confermato che il riso rosso fermentato in 2 mesi può ridurre dal 20 al 35% il colesterolo totale, le LDL e i trigliceridi. Per cui sembra essere consigliata l’assunzione del riso rosso per pazienti con elevato livello di colesterolo cattivo (NON da usare però in combinazione con le statine assunte come medicinale).

Negli integratori il dosaggio massimo consentito è di 3 mg di Monacolina per dose giornaliera presente nell’integratore. Infatti bisogna tenere conto che il risso rosso oltre la Monacolina ha al suo interno altre molecole, per cui è meglio evitare dosi massicce per non manifestare possibili effetti collaterali.

Comunque studi clinici hanno dimostrato la sicurezza del prodotto nell’uomo assunto anche a quantità di 6 mg/giorno per 6 mesi. Per cui consiglierei per persone con elevato livello di colesterolo l’assunzione di questi integratori (scelti con l’aiuto di un biologo nutrizionista) piuttosto che di Statine (che il medico vorrà darvi)!

Infine concludo dicendo che recenti studi stanno dimostrando l’efficacia degli estratti di riso rosso nell’inibire la proliferazione di cellule tumorali in vitro, in particolare quelle del colon e della prostata.

domenica 19 luglio 2015

IL TARASSACO

Il tarassaco è un fiore che avrete visto mille volte e spesso ci avrete giocato da bimbi. Infatti il suo fiore giallo (o meglio tanti fiori gialli perché un fiore composito come le margherite della famiglia delle Asteracee) non passa inosservato. Inoltre quando il fiore si trasforma in semi forma un caratteristico  pallone bianco che se ci si soffia distribuisce i vari semi nell’aria. 


Da qui il secondo nome di Soffione. Ha elevate proprietà diuretiche se assunto come tisana (terapia a base di foglie) e prende per questo il nome anche di “Piscialletto”. 





E’ indicato per cure depurative nel trattamento di disturbi digestivi e  di epatopatie. Infatti ha proprietà disintossicanti.
Inoltre è stato osservato avere effetto IPOCOLESTEROLEMIZZANTE, per cui indicato per chi ha valore di colesterolo elevato:
Lasciare in ammollo 1-2 cucchiani da caffè di foglie da tisana per tazza di acqua calda  bollente e aspettare per 15’. Assumere per 4-6 settiamane mattina e sera e poi vedere se ci sono miglioramenti.


Per quanto riguarda il suo uso come anti-tumorale non ci sono stati finora molti studi però alcune pubblicazioni dimostrano che il suo estratto (in particolare quello della radice) può indurre morte in cellule tumorali del cancro della mammella, della prostata e del pancreas:
1) Evaluation of aqueous extracts of Taraxacum officinale on growth and invasion of  breast and prostate cancer cells; di Sigstedt SC et altri, pubblicato nella rivista  International  Journal of  Oncology nel. 2008 
2) Elective induction of apoptosis and autophagy through treatment with dandelion
root extract in human pancreatic cancer cells. di Ovadje pubblicato nella prestigiosa rivista Pancreas nel 2012 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18425335). 
Un altro buon motivo per usarlo.

venerdì 19 giugno 2015

GLIFOSATE E CANCRO

oggi vi voglio parlare del GLIOFOSATE, un prodotto chimico utilizzato come innocuo erbicida in Italia come in molti paesi del Mondo.
Da poco è uscito un lavoro nella prestigiosa rivista LANCET ONCOLOGY in cui si riassumo le caratteritiche di alcuni insetticidi/erbicidi utilizzati in agricoltura, tra cui il GLIFOSATE. 
E' interessante notare nell'articolo la descrizione del gliofosate  di indurre diversi tipi di tumori nel topo e nel ratto, di avere proprietà mutagene ed essere un possibile CANCEROGENO per L'UOMO.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25801782
Questo articolo ha aperto enormi discussioni nel campo scientifico data l'importanza economica del prodotto e della Ditta che lo produce e diversi scienziato stanno provando a screditare chi ha scritto l'articolo.
Peccato che l'articolo riporti  studi fatti da molti scienziati in cui, come ho già detto, è dimostrato che negli animali da laboratorio il glifosate induce tumore renale, tumore della pelle e l'adenoma pancreatico. Certo che nell'uomo non è stato dimostrato un effetto diretto di induzione del tumore ma per quale prodotto chimico si ha questa evidenza diretta? Non mi sembra un buon motivo questo per continuare ad usare il prodotto in rande quantità come avviene ad oggi!
E' anche dimostrato che nelle urine degli agricolturi che lo usano si può rilevare e quindi consiglierei a quei agricoltori che lo usano tranquillamente di stare attenti e tornare alla vecchia falce per togliere le erbacce.
Stessa cosa vale per i Sindaci che potrebbero far lavorare un pò di più i dipendenti comunali ..che magari sono anche contenti che gli risparmiano fatica ma non so se è meglio ripoasare oggi per avere un tumore domani!!
Quella in basso è una foto del 2010 fatta per le strade di Arcevia in cui è evidente l'uso del noto erbicida; da poco (2015) il Sindaco ha dichiarato che non verrà più usato..che dite, 5 anni possono bastare per aver contaminato la zona? Secondo me si....

mercoledì 27 maggio 2015

STEVIA

Oggi vi voglio parlare in un possibile prodotto da usare al posto dello zucchero. In quanto è assodato che un uso massiccio di zucchero è dannoso perchè può indurre lo sviluppo di malattie metaboliche quali l'obesità.Per questo motivo può essere utile usare dolcificanti alternativi allo zucchero se validi dal punto di vista nutrizionale.
La STEVIA è una pianta dal nome latino Stevia Rebaudiana Bertoni che appartiene alla famiglia delle Asteracee (quella delle margherite) e cresce nelle zone montuose delle Americhe (in particolare in Messico e Brasile) ma oramai diffusa anche in USA, Giappone, Cina e Malesia.

Le foglie sono ricche di glucosidi terpenici tra cui il STEVIOSIDE  che è la molecola che conferisce la PROPRIETA' DOLCIFICANTE (300 volte maggiore rispetto a quella del saccarosio). Questa molecola viene generalmente estratta dalla pianta mediante l'impiego di solventi (come il cloroformio) ma nel 2007 è stato messo a punto da Pol et al. un metodo che prevede l'impiego della sola acqua bollente sotto pressione (detto METODO VERDE).
Dal 1995 la Stevia è entrata nel mercato mondiale come "complemento alimentare" (in aggiunta ad alimenti come le caramelle, gelati...) e come dolcificante (edulcorante) dal 2012. Il suo impiego commerciale è stato ritardato per motivi commerciali ma anche per la presenza di dubbi da parte della comunità scientifica sul suo impiego come estratto in quanto diversi esperimenti indicano una possibile tossicità degli estratti in modo chimico dalla Stevia.
La FAO e OMS ha stabilito in 2 mg/Kg di peso corporeo l'uso di estratto (circa 100 mg a persona). Comunque nei paesi delle Americhe l'uso delle foglie di Stevia è impiegato da millenni senza problemi, anzi, con ottimi risultati nel trattamento di pazienti diabetici.
Io guardo con attenzione questo prodotto il cui uso può essere un beneficio alla nostra salute..certo è che l'estrazione di tipo chimico mi lascia qualche dubbio sulla qualità del prodotto estratto!!

martedì 5 maggio 2015

OLIO DI PALMA


Dopo la trasmissione di Report
che ha parlato dello sfruttamento delle foreste Asiatiche per la coltivazione della pianta (palma da olio) da cui si ottiene l’olio di palma ho voluto scrivere questo post per fissare alcuni concetti.
La puntata ha messo in luce l’aspetto negativo della deforestazione e vedere i poveri Oranghi senza più habitat è straziante! Nell'immagine si vede (a Sinistra) come la foresta è sostituita dalle coltivazioni:
 
 
Ma cosa dire dell’habitat di molti mammiferi nella nostra Italia? La pianura padana era una foresta di milioni di ettari con orsi, cervi, linci, lupi…..ora non ne rimane che qualche ettaro di quell’immenso bosco! E senza la sua deforestazione probabilmente l’Italia non sarebbe un paese ricco…come si fa a dire alla Malesia e  Indonesia di non aumentare la superficie coltivabile di questa pianta che è il loro maggiore business?
L’olio di palma edibile è estratto dalla palma da olio originaria dell’ovest dell’Africa ma esportata in Asia e America da molti anni. In Asia  la Malesia e l' Indonesia commerciano  il 31% e 54% rispettivamente della produzione mondiale dell’olio da palma.

Studi epidemiologici che stabiliscono con precisione quali effetti può avere un elevato consumo di olio di palma raffinato non ce ne sono, comunque sappiamo che:
quest’olio è ricco di acidi grassi SATURI (50%) il cui principale grasso è l’acido PALMITICO. Questo grasso è presente anche nel latte materno ma diversi studi hanno messo in luce che un elevato consumo può indurre malattie cardiovascolari e tumori (prostata, mammella…).

 Nell’olio sono presenti anche dei grassi buoni come il MONOINSATURI (40%) e i POLIINSATURI (10%) con l’acido oleico e l’acido linoleico.
Sono presenti anche Fitonutrienti come il tocoferolo (Vitamina E) e carotenoidi (Vitamina A) che hanno un ruolo positivo per l’organismo ma il processo di raffinazione ne compromette la loro attività. Un altro processo chimico che peggiora la qualità dell’olio di palma dal punto di vista nutritivo  è quello di INTERESTERIFICAZIONE che viene speso usato per ottenere prodotti da utilizzare nell’industria alimentare.
Concludo dicendo che ulteriori studi dovranno essere effttuati per chiarire l'effetto sul'uomo di questo olio ma comunque si consiglia di leggere bene l'etichetta degli alimenti e limitare il consumo cei cibi che contengono questo olio a qualche volta nella settimana.

venerdì 10 aprile 2015

ACIDO FOLICO

Cari,
recentemente troviamo nei supermercati molti prodotti alimentari "fortificati", cioè con l'aggiunta di vitamine come l'acido folico. Tra questi alimenti ci sono i cereali ideali per  la colazione venduti da diverse marche (nestlè, Kellogg's..)! Ma sono veramente ideali? In letteratura scientifica ci sono diversi lavori inerenti all'argomento:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25546978 
Posso dire che se siete una DONNA che vuole concepire un bimbo oppure è in gravidanza allora SI, sennò potete benissimo farne a meno. A tutt'oggi è risaputo che durante la gravidanza è necessario incrementare l'introito di acido folico; per le donne vegetariane consiglio di aumentare nella dieta l'assunzione di FAGIOLI ATZUKI, ASPARAGI, SOIA, BROCCOLI.

Per le donne onnivore consiglio di aumentare il consumo di FEGATO e FRATTAGLIE (di qualsiasi origine animale: agnello, pollo, suino, bovino, oca, anatra, faraona...) oltre alle verdure indicate precedentemente.
  
Per tutte le altre persone invece consiglierei di fare attenzione nell'integrare la dieta quotidianamente con acido folico perchè poco si conosce dei suoi effetti quando è introdotto in eccesso, e non è detto che ciò abbia dei benifici sulla salute..anzi, sembra accertato che un eccesso di folati induca il  cancro!!In particolare il cancro al colon:

martedì 17 marzo 2015

Phyllanthus Emblica Linn (AMLA)



Emblica officinalis Gaertn. o Phyllanthus Emblica Linn, comunemente noto come uva spina indiana o LRD o AMLA, è probabilmente la pianta medicinale più famosa nel sistema tradizionale della medicina indiana, l'Ayurveda.Varie parti della pianta sono usate per trattare una serie di malattie, ma la parte più importante è il frutto detto anche UVA SPINA INDIANA(vedi immagine.

Il frutto è utilizzato da solo o in combinazione con altre piante per il trattamento di molti disturbi come la febbre ed è utilizzato come diuretico, lassativo, tonico per il fegato.
Studi preclinici hanno dimostrato che AMLA possiede effetti antipiretici, analgesici, antitosse, cardioprotettivi, gastroprotettivi (utile per prevenire l’ulcera gastrica), anti-ipercolesterolemia. Inoltre aiuta la guarigione delle ferite, è antidiarroico, antiaterosclerotico, epatoprotettivo, nefroprotettivo e ha proprietà neuroprotettive. 
AMLA è costituita da diverse sostanze fitochimiche come l'acido gallico, l'acido ellagico, pirogallolo, terpeni, quercitina e altre molecole molto importanti e note.
AMLA possiede anche effetti di prevenzione dalla tossicità delle radiazioni. 
Inoltre ha effetti: 
-chemiopreventivi,
-antiossidanti,
-anti-infiammatori,
-anti-mutageni
- immunomodulanti,
proprietà che sono efficaci nel trattamento e nella prevenzione del cancro. La sua principale azione conosciuta è quella di bloccare i radicali liberi e di indurre apoptosi nelle cellule tumorali in vitro.
Per confermare l’azione anti-tumorale sarebbero auspicabili trials clinici in vivo ma dato che è una pianta facilmente coltivabile, a basso costo e non brevettabile chi investe dei soldi per confermare la sua efficacia?

I dati da me citati sono riportati nella rivista:

Eur J Cancer Prev. 2011 May;20(3):225-39. doi: 10.1097/CEJ.0b013e32834473f4.

Amla (Emblica officinalis Gaertn), a wonder berry in the treatment and prevention of cancer.
 


lunedì 2 marzo 2015

CAFFE' VERDE



Questo Natale ho avuto "il piacere" di assaggiare per la prima volta in vita mia una tisana al caffè verde. Se devo essere sincero il suo sapore è più simile ad un brodo di terra che ad una tisana, veramente poco stimolante al gusto! Nonostante la marca della tisana utilizzata fosse una delle migliori..sobh!
Comunque le proprietà dell’estratto di caffè verde (Green Coffee Extract, GCE) sono molto valide e importanti nell’ambito della nutrizione. Per cui se qualcuno ha dei consigli da darmi su come berla ne sarei grato!

Il GCE è estratto dai semi di caffè verde (vedi foto) non sottoposti a tostatura. Tra le molecole presenti di grande importanza posso citare la CAFFEINA e gli ACIDI CLOROGENICI. Questi ultimi sono stati fonti di diverse ricerche con risultati ottimali per la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e del diabete di tipo2 oltre che per una migliore curva glicemica nell’uomo riducendo l’assorbimento del glucosio.
Proprio per questo motivo è stato introdotto con ottimi risultati in diversi trials clinici come supplemento per favorire la perdita di peso. L’azione dimagrante del caffè (o meglio della caffeina) è nota ma è dovuta ad altri fattori. Il vantaggio dell’uso del caffè verde nelle diete è che può essere usato anche dalle persone che sono fortemente sensibili alla caffeina in quanto nelle tisane questa è presente in bassa percentuale.

giovedì 5 febbraio 2015

Ti posso offrire da bere del BENZENE?



Cari, se vi offrissi da bere del benzene sareste contenti? Immagino di no! Anche se magari molti non conoscono la struttura chimica del benzene, dalla parola stessa si capisce che è qualcosa che assomiglia a quello che è presente nella benzina che mettiamo nella nostra auto!!
Due chimici degli USA (Gardneer LK e Lawrance GD) agli inizi degli anni 90 hanno pubblicato in Journal of Agricoltur and Food Chemistry che il benzoato di sodio reagisce con l’acido ascorbico in presenza di ioni di metalli (come il ferro o il rame) che fungono da catalizzatori producendo il BENZENE.

Dato che il benzoato di sodio (denominato E211 che serve a conservare meglio la bevanda evitando contaminazioni batteriche) e l’acido ascorbico (vitamina C) sono comuni additivi di molte bevande analcoliche o alcoliche dovremmo farci qualche domanda…
In molte bevande come lo SPRITZ troviamo il Ferro, che  è presente nell’acqua e quindi nei cubetti di ghiaccio che aggiungiamo alla bibita, la vitamina C che è presenta nella fettina di arancia messa nello spritz o nel succo di arancia che spesso è aggiunto nei cocktail, e l’E211 che è presente nella maggior parte delle bibite alcoliche e analcoliche.

Recentemente è stata pubblicata questa interessante indagine fatta nel 2012 nei bar di Firenze:
Benzene nelle bibite analcoliche: un'indagine fiorentina pubblicato nella rivista scientifica italiana Ig. Sanità Pubbl. numero 68: pagine 527-536 di Bonaccorsi G et al. Nel 2012.

Sono state analizzate 28 differenti bevande e in tutte sono state trovate tracce di benzene. Gli autori concludo la ricerca affermando che non tutte le aziende hanno provveduto ad eliminare i benzoati dalle loro bevande e quindi a ridurre il rischio di formazione di benzene, secondo quanto suggerito dalla Commissione Europea.

Infatti, la concentrazione media di benzene è risultata di 0,448 μg/L (range: 0,15 μg/L e 2,36 μg/L). In due bibite (soft drinks a base di agrumi), sono stati riscontrati livelli di benzene superiori a 1 μg/L (valore limite per l'acqua potabile).

Che dire, forse è meglio bersi una bella spremuta di frutta naturale che uno spritz e stiamo più tranquilli..forse!



giovedì 8 gennaio 2015

COMPOSTI CHIMICI PERICOLOSI NELL'ACQUA

Buon anno a tutti,
riprendo il discorso iniziato nel 2014 sull'acqua. Infatti spesso nelle discussioni si parla di quanto fa bene quell'alimento..ad esempio gli omega 3 e di quanto fa male quell'altro..come lo zucchero! Oppure si dice orgogliosi che siamo vegetariani e quindi vivremo 100 anni (?!) e tu carnivoro morirai presto d'infarto! Mai ho sentito qualcuno parlare dell'acqua che beve. Chi la compra è soddisfatto e sicuro al 100% di ciò che compra (la pubblicità lo conferma no?)..chi la prende dal rubinetto è soddisfatto perchè risparmia !! Ma come dicevo nell'altro post ciò che conta sono gli elementi chimici presenti e le loro concentrazioni.
Bisogna pensare che per l'acqua minerale (venduta imbottigliata) fino al 1992 parecchie sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene non erano soggette a nessun tipo di limitazione, bastava scrivere in etichetta l'eventuale parametro superato (Chi legge l'etichetta quando compra?).
Dal 1992 è stato introdotto un limite di concentrazione per i seguenti composti:
Cianuri
Fenoli
tensioattivi
Idrocarburi aromatici policiclici
pesticidi e bifenili
Metalli pesanti come arsenico, cromo VI, manganese, rame, piombo, Selenio
Nitrati e Nitriti.

Questi ultimi sono molto pericolosi ad alte concentrazioni (>10 mg/L) soprattutto nei bambini in quanto possono ossidare l'emoglobina e limitare il trasporto di ossigeno causando la BLUE_BABY_SYNDROME cosi detta perchè la pelle del bambino diventa bluastra e può avere efftto letale.
Purtroppo il limite della legge prevede come limite per gli adulti per i nitrati quello di 50 mg/L, per cui occhio a quale acqua diamo ai nostri figli!